Fobie

a cura del Fisioterapista Giuseppe La Mendola.

La parola fobia deriva dal greco e significa paura. In psichiatria col termine fobia si intende una paura angosciosa per particolari situazioni e oggetti senza che sussiste una motivazione obiettiva, quindi una paura patologica.

Vi sono diversi tipi di fobie che secondo l’oggetto e la situazione provocano tale paura morbosa: la claustrofobia cioè la paura dei luoghi chiusi, la patofobia cioè l’eccessiva paura delle malattie per cui i soggetti colpiti evitano ogni contatto con altre persone; l’agorofobia cioè la paura di attraversare le piazze, l’entomofobia cioè il terrore per tutti gli insetti, la demofobia cioè la paura degli affollamenti; sono solo le più ricorrenti.

I sintomi fobici allarmanti si possono presentare con irrequietezza, irritabilità, tachicardia, sudorazione abbondante, respirazione corta e affannosa, blocco dello stomaco, diarrea cioè tutti questi fenomeni tipici di ogni attacco di panico.

Essendo cosciente che tutte queste manifestazioni non sono correlate da alcun rischio reale spesso queste persone si sentono ridicole in mezzo alle altre, in loro aumenta la paura di trovarsi di fronte all’oggetto della loro fobia e se questo avviene i sintomi peggioreranno.

Le cause possono essere molteplici, traumi, eventi stressanti, carenze nutrizionali, emozioni.

È possibile risolvere tale disagio con la kinesiologia, che è una dolce arte per la salute rivolta al benessere della persona attraverso una forma unica di comunicazione.

Infatti tramite il test muscolare kinesiologico permette di evidenziare con la massima semplicità, affidabilità e sicurezza varie informazioni fondamentali che a volte non risultano note a livello cosciente del paziente.

Con la kinesiologia applicata, testando i pazienti attraverso un test noto come “arco temporale” si può individuare se ci sono stati degli eventi traumatici non superati, non digeriti come si suol dire in gergo e che per tale motivo creano le condizioni per l’insorgenza di numerosi malattie; quindi attraverso questo test si può determinare se l’evento è avvenuto anche molti anni addietro, e spesso risalenti all’infanzia se non addirittura alla vita intrauterina; secondo il dott. Callahan spesso le fobie risiedono e fluiscono nel sistema energetico dei meridiani della medicina cinese e non sono invece sepolte nella mente.

Quindi è necessario che si faccia dichiarare o pensare al paziente la fobia disturbante e si testi un muscolo indicatore forte, se diventa debole la fobia disturba l’economia energetica del paziente.

Ora sempre testando e sempre pensando alla fobia, si palpino i vari punti di allarme dei meridiani.

Uno o più punti renderanno forte il muscolo quindi il meridiano da massaggiare, utilizzando i fiori di bach, australiani, californiani, è quello su cui risuona l’energia fobica.

I risultati migliori si ottengono tuttavia facendo tenere in bocca i fiori di bach o australiani durante il trattamento, e tal riguardo con un paio di terapie si possono risolvere vari tipi di fobie.

Grazie a tale modalità operativa che ci connette, dunque, direttamente con quella “saggezza innata” presente in ciascuno di noi, diventa possibile utilizzare le molte tecniche terapeutiche a disposizione (che agiscono sui vari ambiti fisico-strutturali, biochimico-nutrizionale, emozionale-mentale, energetico-spirituale), in perfetta sintonia con le specifiche esigenze manifestate dalla persona in quella circostanza.

Uno dei motivi dell’efficacia della kinesiologia è infatti legato alla intrinseca “personalizzazione” del trattamento,c he rispetta ed onora l’unicità della persona e della sua specifica modalità di guarigione.

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